Ti capita in questo periodo di sentirti molto stanco o privo di energia? Ti senti sopraffatto dalle cose che vivi? Fatichi a concentrarti e a prestare attenzione? Ti capita di sentirti più sfiduciato? Senti ansia pensando alla pandemia?
Se hai risposto si, molto probabilmente quello che stai provando potrebbe avere un nome: “Pandemic fatigue”. Questo termine è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una sensazione di sfinimento, di stanchezza, un senso di esaurimento dovuto a uno stato di crisi prolungato.
Viene definita come una sensazione del tutto naturale di fronte a una pandemia di cui non si intravede la fine. Infatti il lungo lockdown dei mesi scorsi, unito alle nuove limitazioni degli ultimi decreti, hanno portato a rimanere in uno stato di allerta che è molto difficile portare avanti per un tempo così prolungato, con una conseguente sensazione di mancanza di energia.
Il nostro cervello non è preparato a rimanere in allerta per un periodo troppo prolungato; di conseguenza quando la minaccia rimane attiva ad un certo punto il corpo presenta il conto della fatica che facciamo per prestare attenzione a tutte le possibili minacce. Pensiamo a tutti i nuovi gesti che accompagnano le nostre giornate: indossare la mascherina, cercare id evitare la folla, igienizzarsi spesso le mani, non baciare e abbracciare i nostri conoscenti… insomma abbiamo dovuto creare un nuovo programma per la nostra sicurezza che può portarci a una maggiore ansia.
Cosa possiamo fare per gestire l’ansia da pandemia?
Partiamo dall’accogliere le nostre emozioni: quando sopprimiamo le nostre emozioni, nel tentativo di stare meglio, queste diventano un potente attivatore della nostra ansia. Facciamo un esempio pratico: immaginiamo una pentola a pressione messa sul fuoco, cosa possiamo fare se ad un certo punto inizia a fischiare? Se cerchiamo di non ascoltarla, molto probabilmente ad un certo punto il fischio aumenterà, fino, nel caso estremo, a farla saltare. Immaginiamo che la pentola a pressione siamo noi e che il fuoco del fornello sia le pressione causata dalla pandemia: non possiamo gestire l’intensità del fuoco (la pandemia), ma possiamo di certo scegliere di usare la valvola di sfiato affinché il coperchio della pentola non salti!
Ecco allora alcuni consigli pratici per gestire l’ansia da pandemia
- Scegliamo dei momenti della giornata in cui avere informazioni sull’andamento della pandemia e solo da fonti ufficiali: l’iperinformazione rischia di tenere perennemente attivo il nostro sistema di allerta e paura.
2. Impostiamo delle routine: al nostro cervello piace la “prevedibilità” perché aiuta a conservare le energie. Anche se siamo in lockdown e la routine tradizionale è saltata, cerchiamo di trovarne una nuova: ora di sveglia, attività di metà mattina, pasti, riposo e cerchiamo di inserire ogni giorno un piccolo compito; a volte aiuta darsi un obiettivo piccolo (come per esempio sistemare un ripiano dell’armadio o la scrivania) da portarlo a termine. Ci farà sentire che anche se non abbiamo il controllo sulla pandemia, possiamo, nel nostro quotidiano compiere azioni che ci fanno riprendere un senso di controllo.
3. Manteniamo i contatti: distanziamento fisico non significa per forza distanziamento sociale; usiamo le nuove tecnologie per organizzare un momento di condivisione con amici o parenti (un caffè insieme, fare un lavoretto di decoupage o semplicemente un saluto vedendoci in faccia).
4. Ricordiamoci di parlare di altro! Distrarsi e uscire dai discorsi catastrofici che a volte ci propongono i media serve a rafforzarci e a mettere in pausa il sistema di allerta del nostro cervello. Almeno durante le telefonate con i nostri amici o mentre siamo a casa a guardarci un film, stacchiamo le notifiche e godiamoci un momento in cui far riposare i nostri pensieri.
In questo periodo cerchiamo di non giudicarci e accettiamo di poter sentire meno energia e meno carica, è del tutto naturale!
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