Traumi e salute

da | Mag 14, 2020

Le conseguenze del trauma sulla salute fisica e mentale

Il trauma psicologico e le sue dolorose conseguenze sulla salute, sono stati per molti anni trascurati dalla letteratura scientifica; negli ultimi anni, per fortuna, sono stati fatti enormi passi da gigante per cercare di comprendere cosa si intenda per trauma e per individuare le terapie più efficaci per il suo superamento.

Perché i traumi sono così importanti? Cosa ci dicono gli studi scientifici sulle possibili conseguenze del trauma sulla salute fisica e mentale? 

Con il termine “trauma”  oggi non ci si riferisce solo a eventi di natura “civile”(per esempio le catastrofi naturali) e “sociale” (come le guerre), ma anche a degli eventi di natura interpersonale che vanno dalla tortura, alla grave trascuratezza fisica ed emozionale, dovuti a una mancanza di sintonizzazione emotiva con le proprie figure genitoriali.

Gli studi che si sono occupati di rilevare le conseguenze che questi eventi accaduti in età infantile potevano avere sullo sviluppo futuro hanno evidenziato come eventi molto difficili hanno un effetto a lungo termine sia sull’insorgenza di malattie mediche sia sull’adozione di comportamenti a rischio dall’infanzia all’eta adulta. 

Cosa sono le esperienze sfavorevoli infantili?

Uno dei più importanti studi epidemiologici americani che ha coinvolto più di 17000 partecipanti. Si tratta dello Studio ACE – Adverse Childhood Experience, nato a partire dagli studi di Vincent Felitti al Dipartimento di Medicina Preventiva di San Diego negli anni ’80.

L’idea di questo studio è nata a seguito dei risultati “controintuitivi” ottenuti da un programma di intervento contro l’obesità: i medici osservarono che il più alto tasso di abbandoni del programma si riscontrava in modo inaspettato proprio tra le persone che ne stavano ricavando il maggior beneficio.

Dalle testimonianze dei pazienti risultò che la perdita di peso era vista come una “minaccia”, che faceva salire il loro livello di allarme; infatti queste persone usavano in modo inconsapevole l’obesità come modo per risolvere le problematiche insorte nell’infanzia.

Così si capì che quello che era visto come il problema (l’obesità) era in realtà un problema secondario e un modo inconscio per risolvere altri problemi precedenti meno evidenti attraverso dei comportamenti “compensatori”.

Da qui sono stati condotti decine di studi che continuano anche oggi per individuare la correlazione tra le Esperienza sfavorevoli infantili (traduzione di Aces)e l’insorgere di problematiche che riguardano sia la medicina che la psicologia quali le tossicodipendenze, il fumo, comportamenti violenti e a rischio, malattie croniche e disturbi psicologici.

Per Esperienze sfavorevoli infantili si intendono esperienze vissute all’interno del contesto familiare prima dei 18 anni quali: 

1. Abuso fisico ricorrente

2. Abuso psicologico ricorrente

3. Abuso sessuale

4. Presenza di un una persona dipendente da alcol o da sostanze all’interno del nucleo famigliare

5. Presenza di una persone incriminata per un reato all’interno della famiglia

6. Un membro della famiglia gravemente depresso, con disturbi mentali conclamati, istituzionalizzato o suicidario

7. Presenza di una madre che viene trattata in modo violento

8. Presenza di un solo o nessun genitore

9. Trascuratezza fisica

10. Trascuratezza emotiva

Nello studio realizzato dal Kaiser Permanente (un centro medico californiano che opera non a fini di lucro) ed il Center for Disease Control sulle esperienze sfavorevoli in età infantile su 17,337 pazienti adulti. I risultati hanno evidenziato come un numero inaspettatamente alto di pazienti che venivano presi in carico avessero avuto esperienze avverse significative; per questo motivo è stato ideato un semplice metodo di calcolo che attribuisce un punteggio relativo alla somma di tali esperienze nella vita della persona prima dei 18 anni, per valutare il peso dell’esposizione ad eventi traumatici e quindi l’aumentata probabilità di rischio di sviluppare patologie mediche e psicologiche (lo Studio ACE fornisce anche un link a cui si può accedere per calcolare il proprio punteggio).

Cosa ci suggeriscono questi dati?

I risultati suggeriscono che le esperienze sfavorevoli sono molto diffuse nella popolazione che si rivolge ai Servizi per una forma di disagio emotivo e che più del 50% è stato esposto a due o più per ul’impatto di esperienze infantili negative sulla salute da adulti sia forte e direttamente proporzionale al numero di fattori di rischio.

Infatti in molti casi certi comportamenti che sono considerati “il” problema, vengono messi in atto per alleviare il disagio emotivo e/o sociale e continuano perché funzionano come soluzione a breve termine del malessere, un modo per auto calmarsi e regolare le emozioni, anche se hanno un effetto a lungo termine.


Gli eventi traumatici nei primi anni d’infanzia non vengono persi, ma piuttosto conservati per tutta la vita, come le impronte di un bambino nel cemento fresco. Il tempo non cura le ferite che avvengono in quei primi anni: le nasconde solamente. Le ferite non vengono perse, diventano parte del corpo

(Lanius, Vermetten e Pain, 2010)

Conoscere questo studio può aiutare a mettere in luce quella che sembra essere solo la punta di un iceberg; prendersi cura delle persone significa riconoscere e validare l’impatto che tali esperienze hanno avuto nel determinare il sintomo presente.

La buona notizia è che oggi superare il trauma è possibile e l’EMDR rappresenta una valida risposta efficace nel superare le esperienze difficili e lasciare il passato nel passato.

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